ESG è un acronimo che sta per Environment, Social, e Governance, ovvero i 3 Pilastri della sostenibilità per l’Unione Europea: i tre fattori fondamentali per verificare, misurare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione. Nello specifico la definizione di ESG si concretizza in un insieme di criteri a cui si devono ispirare le operations di un’azienda. Si tratta di criteri che sono utilizzati dagli investitori, in una prima fase dagli investitori socialmente consapevoli e oggi dagli investitori in generale, per valutare e selezionare i potenziali investimenti. Questi criteri si esplicitano meglio come di seguito, il significato di ESG è il seguente
“E” di Environment: sono criteri ambientali e valutano come un’azienda si comporta nei confronti dell’ambiente nel quale è collocata e dell’ambiente in generale.
“S” di Social: sono criteri relativi all’impatto sociale ed esaminano l’impatto e la relazione con il territorio, con le persone, con i dipendenti, i fornitori, i clienti e in generale con le comunità con cui opera o con cui è in relazione.
“G” di Governance infine riguarda i temi di una gestione aziendale ispirata a buone pratiche e a principi etici, in questo ambito i temi sotto esame riguardano le logiche legate alla retribuzione dei dirigenti, il rispetto dei diritti degli azionisti, la trasparenza delle decisioni e delle scelte aziendali, il rispetto delle minoranze.
I criteri ESG sono importanti perché consentono di ricondurre a criteri di misurazione oggettivi e condivisi anche le attività ambientali, sociali e di governance.